Folklore: 1986-2008, gli Illiniza ritornano a Castrovillari

Castrovillari (CS) – L’Estate internazionale del Folklore, che si chiude oggi, in 23 anni di storia ha abituato la città di Castrovillari a numerose storie di amicizia e di amore tra ci omponenti dei gruppi ospiti e i padroni di casa, tra gli stessi ospiti e i cittadini castrovillaresi. E’ il caso del gruppo Illiniza, proveniente dall’Ecuador, tra i protagonisti della kermesse 2008, che sono stati in città per la prima edizione, nel 1986 e che sono ritornati quest’anno per ritrovare i vecchi amici.
La loro storia, raccontata da Michele Martinisi.

Che bello rivedere a Castrovillari, durante l’Estate Internazionale del Folklore e del Parco del Pollino, il gruppo dell’Ecuador. Loro, rispetto all’Argentina, Messico, Senegal e Honduras hanno qualche cosa di diverso: una storia da raccontare.

Si chiamano “Illiniza”, arrivano dalla capitale Quito e ritornano a Castrovillari dopo 23 anni. Tre dei sei musicisti hanno partecipato alla prima edizione del festival nel 1986. Si tratta di Gem Viteri Polit, suo fratello Byron e Antonio Cilio accompagnati dopo ventitre anni da Fabrizio Espinosa, Luis Guevara e Fernando Guevara. Avranno qualche capello bianco in più ma hanno mantenuto quello spirito unico che li contraddistingue e che si manifesta attraverso la l passione verso la musica e i ritmi della loro terra .

Antonio Notaro direttore artistico del Festival li ha conosciuti nel lontano 1986 prima di andarli a trovare in Ecuador. Oggi a distanza di anni a testimonianza del rapporto nato tra l’associazione e i musicisti sudamericani il loro gradito ritorno, voluto dallo stesso Notaro e realizzato grazie al Ministero della Cultura dell’Ecuador e al Banco del Estrado.

«E’ un piacere riavere qui un gruppo di amici, grandi musicisti che a distanza di anni hanno riportato a Castrovillari le tradizioni del loro paese», afferma Notaro, che nella città del Pollino ha visto festeggiare in questi giorni il trentesimo anno di fondazione degli “Illiniza”.

E’ proprio il caso di dirlo… quando il il folklore unisce due mondi culturalmente lontani ma mai come oggi molto vicini.

Michele Martinisi