La Cicogna bianca curata dal Centro Recupero Uccelli Acquatici di Rende ritorna in natura
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SULLA CICOGNA BIANCA
Oggi 10 luglio dopo un mese di cure finalmente ritrova nella Piana di Sibari la libertà la Cicogna bianca ricoverata dall’ 8 giugno 2012 presso il CRUA – Centro di Recupero Uccelli Acquatici di Rende, ultima filiazione dello storico Comitato per la Protezione degli uccelli Rapaci che da più di un ventennio si occupa del recupero, della cura e della reimmissione in natura di selvatici feriti o debilitati.
La giovane Cicogna, che all’atto del ritrovamento da parte, degli uomini della Polizia Provinciale era in un avanzato stato di denutrizione, è stata assistita nelle strutture del CRUA unico centro specializzato nel recupero degli uccelli acquatici presente nel meridione d’Italia, dove una grande voliera con caratteristiche adeguate permette agli uccelli ampi movimenti e il contatto con l’acqua, indispensabile per questi animali.
Il lavoro dei volontari è stato, come sempre, professionalmente competente. Grande e inconfondibile, sia a terra che in volo, grazie al lungo becco rosso appuntito, alle timoniere nere nettamente contrastanti col resto del piumaggio bianco-candido, e alla caratteristica sagoma durante le lunghe planate, la Cicogna bianca è un uccello strettamente legato alla cultura e alle tradizioni dell’uomo.
Nell’immaginario collettivo l’arrivo in primavera del grande uccello bianco che si posa confidente sulle case e ne osserva senza alcun timore gli abitanti è certamente alla base della credenza che sia portatore di fortuna, nonché della graziosa leggenda legata alla nascita dei bambini. In Italia la specie è da considerarsi come migratrice regolare e nidificante irregolare anche se dal 1985, anno di attivazione del primo Centro di riproduzione della Cicogna bianca a Racconigi (TO), si è potuto assistere ad un lento ma costante incremento della popolazione nidificante e sono sempre più ripetute le segnalazioni di nidificazione dal Piemonte alla Sicilia. Negli ultimi anni è ricomparsa diffusamente, anche in Calabria.
Nella nostra regione la prima nidificazione accertata è del 1992, nella Piana di Sibari, seguita da altre sporadiche nidificazioni negli anni successivi. Solo dal 2001 la specie ha iniziato a riprodursi regolarmente tutti gli anni, passando da una a nove coppie nidificanti. Non è la prima cicogna che viene ricoverata al CRAS di Rende, altre 11 dal 1990 ad oggi sono state ricoverate presso le strutture di C.da Lacone.
Bisogna fare di più per tutelare la Cicogna soprattutto in fase di riproduzione spesso la divulgazione dei siti di nidificazione provoca la morbosa presenza di curiosi che inconsapevolmente provocano l’abbandono repentino dei nidi o peggio l’abbandono della cova da parte dei genitori. Ecco perché il CIPR si adopererà in modo particolare con la Provincia di Cosenza, vista la sensibilità dimostrata dal Presidente Oliverio e dagli Assessori Diana e Aieta, affinchè il prossimo anno una sorveglianza più assidua con il coordimento degli uomini del Comandante della Polizia Provinciale Giuseppe Colaiacovo, possa garantire maggiore tranquillità alle copie in fase di riproduzione, garantendo una maggiore tutela della biodiversità.
Alla liberazione della Cicogna questa mattina erano presenti oltre gli esperti naturalisti del CIPR D.ssa Boldrini, Spepancich, ed il Dott. Iantorno anche gli uomini della Polizia Provinciale Leonardo Greco e Giuseppe Napoli. Sempre in mattinata anche un bellissimo esemplare di Poiana è stato rilasciato in natura, salgono cosi i risultati positivi del CIPR, per la cura e la riabilitazione della Fauna selvatica in difficoltà.
bella notizia…